13 Mar Impiego delle api nella tutela della vegetazione dunale
Impiego delle api nella tutela della vegetazione dunale, uno studio dell’Università di Pisa
Nel Parco Regionale Migliarino-San Rossore- Massaciuccoli sono presenti due apiari da cui viene
prodotto il “miele di spiaggia”, miele con profumi di elicriso, cisto e corbezzolo. La presenza di
questi due apiari in un’area protetta costiera rappresenta un caso studio estremamente raro. Infatti,
l’Università di Pisa ha potuto studiare l’impatto delle api in ambito conservazionistico, ma anche in
un ambiente estremante a rischio come quello delle dune costiere.
Che le api siano fondamentali per l’agricoltura e quindi per il sostentamento della vita dell’uomo è
ben noto a tutti. Ma, distaccandoci per un attimo da una visione antropocentrica, cosa dire del loro
impatto sugli ambienti selvaggi o sulle aree protette? Il dibattito è ben ampio attorno a questo
argomento. Infatti ci sono zone del globo, ad esempio l’Australia e le isole del Pacifico, in cui le
api, definite come europee (Apis mellifera), non sono sempre le benvenute. Esse possono sia
interferire nei rapporti tra impollinatori selvatici e piante, sia intaccare dinamiche interne alla pianta
che alla lunga ne diminuiscono la produttività. In altri casi invece, come riscontrato in California, le
api danno un importante contributo all’impollinazione di una pianta (Triteleia laxa) che cresce
spontaneamente nel sud della West Coast.
Ma che dire delle api del Parco Regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli? La loro
presenza che impatto ha? Fanno bene o fanno male? Se si volesse veramente analizzare il loro
impatto sull’intero parco ci vorrebbero anni di studi. In questo studio ci siamo focalizzati solo su
una pianta che è molto abbondante sulle dune del parco di San Rossore, i perpetuini delle dune
(Helichrysum stoechas), in Toscana, detta anche camuciolo. Questo studio è stato condotto in due
diverse aree del parco che corrispondono a due apiari distinti caratterizzati dal fatto di essere molto
vicini al sistema dunale, una a Marina di Torre del Lago e l’altra nelle dune della Tenuta di San
Rossore. Per capire come le api impattino su questa pianta lungo la costa è stata misurata la
produzione di semi a diverse distanze dall’apiario a partire da una distanza 0 m fino a un massimo
di 5000 m. Le analisi statistiche suggeriscono che effettivamente le piante più vicine all’apiario
sono più produttive rispetto a quelle situate lontano. Questo ci suggerisce che le api nel parco di San
Rossore hanno un effetto positivo sull’elicriso. Esse rappresentano quindi un buon impollinatore per
questa pianta. Si può anche pensare di poterle utilizzare come agente impollinatore di supporto agli
impollinatori selvatici nella tutela dell’elicriso. Ma l’elicriso è solo una delle piante presenti nel
sistema dunale della costa pisana, altre indagini andrebbero condotte per avere la certezza che lo
stesso effetto sia presente su tutto l’ecosistema dunale, nonostante la risposta sia probabilmente
positiva.
@Gemma Giannetti