16 Gen Biodiversità
La biodiversità e le api
La biodiversità di un luogo è data dalla varietà di specie animali e vegetali esistenti.
Con le coltivazoni intensive, le monocolture, si è verificata un erosione della varietà di specie vegetali presenti quindi un impoverimento dell’ecosistema.
Nei sistemi naturali, equilibrati, gli insetti utili (impollinatori, predatori e parassitoidi di altri insetti dannosi) vivono in rapporto mutualistico con la flora e se viene meno la ricchezza di specie presenti si verifica una crescita degli insetti nocivi e una diminuzione degli insetti antagonisti.
Gli apicoltori con il loro lavoro di accudimento delle api ne incrementano il numero, questo porta ad un maggior numero di fiori spontanei impollinati che daranno molti semi fecondi, da cui nasceranno più piante.
In una famiglia in buona salute ci sono circa 60.000 api, con 30 arnie si arriva ad 1.800.000 insetti impollinatori che instancabilmete visitano il fiori in un territorio di raggio pari a 3km coprendo una superficie di 2800 ettari (come 4000 campi di calcio).
Una recente ricerca dell’Università di Bologna, ha dimostrato come le api siano insetti riparatori, in grado di far rinascere il verde dopo incendi e devastazioni, poichè in zone dove sono allevate api i fiori producono fino al 50% in più di semi (http://www.coobeerationcampaign.org/la-ricerca/)
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